12 settembre 2012

Sopralluogo dei tecnici regionali al sito ex Montedison

I tecnici della Regione Lombardia e dell'Arpa in visita al sito

Il 10 settembre, a Castellanza, nel sito dell’ex polo chimico Montedison, si è tenuto un primo sopralluogo tecnico dei funzionari titolari, nell’ambito della Conferenza dei Servizi, del procedimento amministrativo di approvazione del progetto d’impianto di smaltimento Elcon Recycling. La delegazione, che oltre ai tecnici della Regione Lombardia e dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) ha visto la partecipazione del sindaco di Castellanza e dei sindaci di alcuni comuni limitrofi (Legnano, Marnate, Olgiate Olona), era accompagnata da Yaron Bar, vicepresidente di Elcon Recycling, da Daniele Barbone, direttore di BPSEC, e da dirigenti di Chemisol, la società proprietaria delle aree destinate all’impianto.
Fuori dal sito, un gruppo di attivisti ha manifestato la propria contrarietà all’insediamento industriale, mentre una rappresentanza dei lavoratori Chemisol ha manifestato a favore.
Nel corso del sopralluogo, BPSEC ha risposto a diverse osservazioni e richieste di chiarimenti su aspetti riguardanti l’impianto e il processo produttivo.
Al termine, i vertici di Chemisol, hanno illustrato il progetto di sviluppo e riqualificazione del polo, che potrà essere portato a termine solo grazie all’insediamento di nuove realtà produttive. Il progetto, a cui contribuiranno tutte le realtà presenti nel sito, comprende la bonifica dei terreni inquinati, la riprogettazione architettonica e urbanistica degli spazi, compresi quelli dell’ex linea ferroviaria, aree verdi e spazi commerciali.
A margine dell’incontro Yaron Bar ha dichiarato: “Siamo consapevoli che l’investimento di Elcon Recycling è indispensabile perché si risolvano i problemi di inquinamento del suolo in quest’area e perché vi si possa avviare un nuovo percorso di sviluppo. E siamo convinti che anche le amministrazioni locali abbiano questo obiettivo”. Daniele Barbone ha dichiarato: “Vorrei dire, anche per rispondere a chi oggi protesta, che quest’area è stata la sede di importanti industrie chimica per oltre 100 anni portando lavoro e sviluppo. Non c’è infatti alcuna indicazione di una maggiore incidenza a Castellanza di patologie legate a inquinamento. Certo il sito porta un’eredità in termini d’inquinamento del suolo, ma questo problema Elcon contribuisce a risolverlo non ad aumentarlo. Ancora più mi preme sottolineare come il piano presentato ieri da Chemisol oltre all’ingresso di Elcon prevede nell’area nord la realizzazione di spazi collettivi e di aree commerciali. Se anche chi investe denaro nell’area è convinto della coesistenza con l’attività di Elcon, perché allora continuare a sostenere il contrario e cercare di  spaventare i cittadini ?”

26 luglio 2012

Prima Conferenza dei servizi


Si è svolta il 19 luglio a Milano, presso la sede della Regione Lombardia, la prima Conferenza dei servizi dedicata al progetto Elcon Castellanza. Vi hanno partecipato una decina di enti territoriali e tecnici, comprese le amministrazioni comunali di Castellanza, Olgiate Olona e Legnano, più in qualità di uditori il Comitato Valle Olona Respirale e rappresentanti dei lavoratori dell’azienda Chemisol. Nella riunione, che aveva finalità di istruttoria e di avvio della procedura, non sono emersi motivi ostativi di tipo tecnico, formale o procedurale, all’avvio dell’iter o all’insediamento in quella area di un impianto di trattamento come quello proposto. Funzionari della Regione e alcuni degli enti presenti, hanno presentato osservazioni tecniche a cui il proponente del progetto, la Elcon, rappresentata dall’amministratore delegato Zvi Elgat, dal vicepresidente Yaron Bar e da Daniele Barbone, direttore di BPSEC, ha avuto facoltà di replicare. Ora, con una deroga concessa dalla Regione rispetto ai tempi previsti (già scaduti), le parti interessate hanno tempo fino alla fine di Agosto per presentare ulteriori osservazioni e chiedere integrazioni al progetto.
“L’iter prosegue come previsto”, ha dichiarato a fine riunione Daniele Barbone, “valuteremo le eventuali le richieste di integrazione e restiamo comunque a disposizione degli enti, del territorio e della cittadinanza di Castellanza per migliorare un progetto che, al di là delle polemiche che ci sono state negli ultimi mesi, siamo sicuri rappresenti un’opportunità anche per il territorio”.

14 giugno 2012

Prime considerazioni sulla posizione del Comune di Castellanza

Il Sindaco Farisoglio  e il capogruppo di maggioranza Porro nel Consiglio Comunale di lunedì 11 hanno impostato un mandato per discutere in Conferenza dei Servizi la necessità di dare un parere negativo laddove il progetto Elcon non risponda ai requisiti di legge e laddove non ci sia un progetto complessivo per tutte le aree ex Montedison.
Il capogruppo del PDL Calderoli ha argomentato nel merito facendo rilievi specifici (trasporti, mitigazioni ambientali, compensazioni etc.) per i quali richiede elementi che chiariscano definitivamente tali aspetti.
Il capogruppo del PD Bettoni ha indicato che il progetto non può essere valutato, perché manca di quasi tutti gli elementi necessari e le osservazioni rischiano di essere inutili, perché tanto poi l’azienda potrebbe modificare o integrare in sede di Conferenza dei servizi. Quindi ha chiesto un no senza alcun altra considerazione.
Abbiamo molto rispetto per i rappresentanti del territorio e dunque ad ognuno la sua riposta preliminare.
Al Sindaco ribadiamo che in Conferenza dei Servizi verificheremo nel merito cosa viene richiesto perché fino ad oggi è sempre stato richiesto, oltre al progetto specifico, il piano di bonifica e certezze sugli impatti nei confronti dei recettori. Questi punti sono oltremodo chiari. Nessuno può dire che il progetto indichi impatti sull’ambiente o sulla salute tali da poter generare alcuna preoccupazione.
Al Consigliere PDL indichiamo che siamo pronti a chiarire tutto quanto indicato e cercheremo di dare tutte le rassicurazioni necessarie nel merito e di tipo tecnico.
Al Consigliere PD segnaliamo che spiace constatare come per un verso si opponga al progetto dall’altro indichi che questo non è per lui chiaro. Se è chiaro si opponga nel merito, se non lo è indichi cosa non lo è. Quando capiremo cosa vuole sapere, e se questi saranno  elementi di tipo tecnico e non una mera speculazione politica, avrà le risposte da parte dell’azienda e dei suoi consulenti.

6 giugno 2012

All’attivista che sulle pagine di un social network e di un sito d’informazione ha affermato che la lotta contro Elcon è un “dovere morale”

Schierarsi e spendere le proprie energie per una battaglia giusta è un atto generoso e apprezzabile. Schierarsi a prescindere non lo è. Il dovere morale impone che prima di tutto si cerchi di capire e quindi di informarsi, per poter poi agire con consapevolezza ed equità. Purtroppo in molti casi questo non sta avvenendo. Quali che siano le loro motivazioni, alcuni di coloro che hanno fin dal principio avversato il progetto Elcon lo hanno fatto senza sentire ragioni. Elcon e Bpsec si sono prestate, fin dall’inizio, a un confronto con chiunque volesse approfondire i termini del progetto, ma l’ invito è stato trascurato proprio da chi più vigorosamente ha dichiarato di avere a cuore il benessere di cittadini e territorio. A questi cittadini è stato invece propinata la falsità dell’ “inceneritore”, termine adatto giusto per sollevare allarme.
Se si hanno a cuore le sorti della comunità in cui si vive comprese le generazioni future, si è tenuti (“obbligati” se si parla di doveri morali) a riflettere su alcuni fatti. Dopo di che si potranno prendere le propeie determinazioni a ragion veduta. Tra questi fatti, verificabili, c’è che l’impianto Elcon non è un inceneritore, non brucia rifiuti e non produce ceneri, ma soprattutto che avrà un impatto assolutamente trascurabile (termine vago ma la cosa può essere valutata con cifre, stime e dati) sulla qualità dell’aria di Castellanza. C’è che i previsti 30 camion che porteranno i reflui chimici (composti all’80% di acqua) e gli agenti necessari per trasformarli, sono meno di un terzo dei mezzi che arrivavano al sito Montedison quando era in piena attività e che la società si sta adoperando (accogliendo le legittime richieste del territorio) per limitare il più possibile l’impatto di questo traffico. C’è che Castellanza non ha “pagato un alto un alto prezzo in termine di salute” per la sua industria chimica: nessuno studio epidemiologico evidenzia una maggiore incidenza di patologie legate a inquinamento nella zona. E si parla di un’industria che nei decenni passati sottostava a norme ambientali di gran lunga più lassiste di quelle attuali. C’è che il mercurio depositato nel terreno del sito è, quello sì, altamente inquinante, e ogni persona di buon senso si può rendere conto che la bonifica, in mancanza di investimenti e sviluppo, non sarà fatta. In Italia ci sono 57 siti industriali gravemente inquinanti su cui il ministero dell’Ambiente fin dal 2006  ha imposto l’obbligo di bonifica. Ma le bonifiche non sono state fatte, semplicemente perché non ci sono i fondi. C’è che lo smaltimento dei reflui industriali è necessario, almeno finché ci sono industrie che li producono: non si tratta di fatturare di più, consumare di più e costruire di più. E se non lo fanno industrie all’avanguardia e a prezzi accettabili, lo fanno le altre o lo fanno le organizzazioni criminali per le quali lo smaltimento illecito è un business da 4 miliardi l’anno (stime Legambiente). C’è, infine, un progetto di investimento e di sviluppo che porterà 50 posti di lavoro, contando solo quelli diretti, a Castellanza. Si può barattare la salute con qualche posto di lavoro? No, nessuna persona sensata proporrebbe di farlo. Sono tanti 50 posti di lavoro? No, ma sono 50 famiglie a cui bisogna prendersi la responsabilità di dire perché si sta tentando di privarle di una possibilità concreta di reddito.
La Elcon sta perseguendo il suo progetto a Castellanza per un interesse economico e industriale, ma crede che questo interesse coincida anche con quelli del territorio. Gentile signore, lei ha il dovere morale di avere delle buone ragioni per opporvisi. Se vorrà approfondire qualsiasi dei temi sopra citati siamo sempre disponibili. 


1 giugno 2012

Iniziativa legale

Considerato il perdurare di una campagna di disinformazione sul progetto di impianto di smaltimento Elcon a Castellanza, considerato che tale campagna ha prodotto pubblico turbamento, atti vandalici, atteggiamenti diffamatori e intimidatori nei confronti di Elcon e BPSEC, si è deciso di dare mandato ai legali di valutare gli estremi per una denuncia penale nei confronti dei responsabili di tale campagna.

BPSEC si è sempre dichiarata disponibile a fornire informazioni sul progetto e a recepire e le legittime istanze del territorio, ma non uno di coloro che hanno finora speso il loro tempo e le loro energie per avversare il progetto si è mai fatto vivo per avere informazioni, puntando invece su slogan allarmistici e totalmente falsi, il cui scopo è condizionare un’opinione pubblica che non sempre ha il tempo e gli strumenti per approfondire i fatti.

Elcon e BPSEC ribadiscono la loro disponibilità a un confronto trasparente e civile con tutte le parti interessate compresi gli aderenti a comitati che esprimono legittime richieste della cittadinanza in merito alla salute, alla qualità dell’ambiente, alla qualità della vita nel territorio. Non è invece disposta a tollerare che un importante investimento e progetto di sviluppo venga strumentalizzato per fini che, nelle migliori delle ipotesi, poggiano su una facile ricerca di visibilità, personale e/o politica.

Elcon/BPSEC 

23 maggio 2012

Perché è necessaria la bonifica dell’area Montedison

Il progetto Elcon prevede la realizzazione di un importante intervento di bonifica dell’area Montedison in Castellanza. L’area ad oggi è contaminata dalla presenza da diversi inquinanti e tra cui Mercurio, Arsenico, Penteritrite. Elcon si farà carico, prima di avviare qualsiasi attività, di rimuovere dalle aree di sua competenza questi pericolosi inquinanti presenti da diversi anni nel sito. Alcuni sono molto pericolosi, basti pensare al Mercurio, sostanza neurotossica che se entra nel circuito alimentare provoca avvelenamenti i cui effetti possono essere letali. Tanto che le Nazioni Unite hanno indicato la necessità di interventi di rimozione dalle attività produttive di questa sostanza : http://www.unep.org/pdf/Draft_decisionapproved.pdf Altro importante intervento che Elcon adotterà è quello di rimuovere duemila metri quadrati di eternit presente nell’area. E' ormai oltre un decennio che questa pericolosa copertura è presente nel sito, in tutta Italia si cerca di intervenire per rimuoverla dai dove è ancora presente. Fino ad oggi nessuna azienda locale e nessuna amministrazione ha avuto le risorse per fare queste bonifiche. Servono, di fatti, investimenti molto importanti. Elcon è dunque molto attenta nelle proprie iniziative a favore dell’ambiente ed è il primo soggetto che si adopera per fare cose concrete: 
si Elcon = si alla bonifica!

21 maggio 2012

Il progetto prosegue il suo iter e raccoglie consensi

Malgrado le azioni di disiformazione, diverse sono le attestazioni di interesse sul progetto. In particolare, sia i cittadini che gli addetti ai lavori manifestano costantemente spunti sui quali il progetto va a cogliere le istanze del territorio. Anche un grande striscione affisso all'ingresso del polo chimico (nella foto / Varese press) ha visto schierarsi parte della cittadinanza a favore dell'intervento. Segno che la maggioranza attenta e silenzionsa non sta dalla parte di chi urla più forte.
Da un lato la certezza che si tratti di un normale impianto di trattamento chimico-fisico e biologico senza impatti sull'ambiente esterno (analogo ad un impianto di depurazione) e dall'altra gli importanti benefici per le comunità locali, stanno spingendo molti interlocutori a supportare l'iniziativa. La collaborazione con le aziende del territorio per le forniture, le partnership con il mondo universitario e l'occupazione diretta ed indotta non sono che un aspetto di quelli che vedono muovere i contatti tra l'azienda Elcon e il contesto locale. Intanto va delineandosi il calendardio di discussione della Conferenza dei Servizi e nelle prossime settimane ulteriori novità saranno comuicate in proposito. Sarà proprio in Conferenza dei Servizi che si vedrà il merito tecnico del progetto.